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EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI PER L'EDILIZIA
L'uomo trascorre circa il 90% del proprio tempo in un ambiente confinato: alla luce di questa “ triste ” realtà diventa essenziale incominciare a pensare per migliorare il benessere indoor .
I fattori che contribuiscono maggiormente al raggiungimento della qualità ambientale sono dovuti essenzialmente ad agenti come la temperatura, la velocità ed umidità dell'aria, il tipo di vestiario indossato, il rumore e l'illuminazione.
L'ottimizzazione sinergica di tutti questi fattori concorre pertanto al nostro benessere.
All'aria aperta siamo condizionati dal luogo e dagli eventi atmosferici, ma negli ambienti interni abbiamo la possibilità di controllarli e di gestirli per raggiungere il massimo compromesso tra benessere, consumi energetici ed inquinamento.
Architettura sostenibile, domotica e le ultime normative sui consumi energetici, ci vengono incontro per affrontare questo tema molto delicato che spesso sottovalutiamo o addirittura non conosciamo neppure!
In Germania e nel Nord Europa in genere, già da anni si pensa e si costruisce garantendo standard d'eccellenza, nel pieno rispetto delle emissioni ambientali e con la massima resa per il benessere degli occupanti.
A tale proposito si citano le Passivhaus tedesche o alcuni interventi in Gran Bretagna dove sono stati realizzati complessi residenziali o addirittura interi quartieri eco-sostenibili.
In queste nuove “ case del futuro ” -o del presente ecologico- viene tutto pensato e creato con scopi ben precisi per ridurre i consumi, risparmiare e creare il massimo benessere con il minimo impatto ambientale.
(fonte: http://www.pontevarazzino.com)
L'involucro edilizio -cioè la “pelle” esterna della costruzione- viene realizzata con “cappotti” in materiali naturali ad alto potere termoisolante e con spessori molto elevati, anche di 30 cm (contro il cappotto classico “all'italiana” di soli 4- 5 cm ), per garantire una resistenza termica elevata ovvero lasciare fuori il freddo…….e d'estate anche il caldo!
Anche i serramenti si devono adattare per garantire sempre più elevate prestazioni che si ottengono con tripli vetri riempiti di gas inerte (Argon, Kripton, etc.), oltre all'utilizzo di strutture e telai a tenuta stagna con taglio termico.
L'esposizione dell'edificio è inoltre ottimizzata, in modo tale da avere ampie vetrate a sud che “ lasciano entrare ” senza disperdere il calore del sole, mentre i fronti nord risultano quasi privi di aperture.
L' edificio-macchina “ passivo ” -ovvero praticamente indipendente dal punto di vista energetico- deve inoltre poter sfruttare al meglio tutte le risorse che la natura stessa è in grado di offrire: si possono adottare sistemi per immagazzinare l'acqua piovana (senza disperderla nelle fogne) da riutilizzare successivamente per l'irrigazione dei giardini o più semplicemente per gli sciacquoni dei water!
Inoltre prevedendo apposite aree a verde (addirittura con giardini pensili o pareti a verde), si contribuisce alla diminuzione delle emissioni di CO2 e al raffrescamento e all'ombreggiamento estivo.
L'aria che circola all'interno di queste tecno-eco-case, è garantita da un sistema di ventilazione meccanica in grado di recuperare e riutilizzare il calore prodotto e altrimenti disperso, per altri usi: l'aria, filtrata in entrata, viene immessa per garantire un ricambio del volume orario ottimale, e successivamente viene espulsa quella viziata.
Anche la protezione dal caldo e quindi dal sole è un fattore molto importante da considerare, già in fase di progettazione. Si pensa troppo spesso al riscaldamento di un'abitazione, ma nei mesi torridi estivi il problema si inverte: al posto di installare condizionatori ovunque sulle facciate, sarebbe opportuno pensare subito a un sistema di ventilazione e di raffrescamento, tale da poter lavorare sia in inverno per produrre calore, che in estate per rinfrescare.
Il contributo specifico derivato dalle fonti rinnovabili può inoltre essere integrato e garantito con la Geotermia , o con sistemi di pompe di calore in falda.
La geotermia sfrutta sostanzialmente il calore terrestre: con opportune sonde, magari già installate nelle fondazioni dell'edificio, si “preleva” il calore in profondità da riutilizzare per il riscaldamento. In certi sistemi avanzati addirittura è possibile prelevare acqua di falda in inverno per il riscaldamento e conservare quella utilizzata “al fresco” per il periodo estivo quando verrà usata per rinfrescare (Sistema ATES - Aquifer Thermal Energy).
Per ottimizzare alla perfezione il complesso sistema edificio-macchina non possono mancare i pannelli fotovoltaici o termici da integrare nelle coperture dell'edificio, o semplicemente in giardino come elementi d'arredo o addirittura come sculture!
La vigente legislazione nazionale ci viene incontro con interessanti incentivi e sgravi fiscali, per favorire al massimo lo sviluppo di tutte queste soluzioni energetiche provenienti da fonti rinnovabili (cioè da fonti che producono energia non da combustibili fossili).
Purtroppo i maggiori costi iniziali dell'investimento, anche se ampiamente ammortizzabili in 10 anni circa, ci spaventano ancora troppo e non garantiscono un tornaconto immediato: si preferisce ancora pagare “a rate” , piuttosto che investire sul futuro per non pagare più!
(fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale)
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