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LA GRANDE MALPENSA

Il Sud della Provincia di Varese è sicuramente la porzione di territorio che negli ultimi decenni ha saputo sfruttare il volano economico in maniera molto più evidente che altrove.

Questo è stato reso possibile, oltre che dalla posizione baricentrica tra grandi città e dalla ricchezza di infrastrutture, soprattutto dalla nascita del nuovo aeroporto di Malpensa 2000.

Mentre Varese -e il nord della Provincia- sono stati parzialmete “tagliati fuori” dall'occasione territoriale che si stava presentando, il gallaratese ha sfruttato al massimo la ghiotta occasione.

Malpensa infatti non rappresenta la “cattedrale nel deserto” che si temeva, ma è una struttura che ha saputo generare un indotto enorme sul territorio circostante, generando lo sviluppo di nuove imprese, edifici e terziario.

L'aeroporto in sé stesso è una vera e propria città autonoma in continua espansione: vi lavorano migliaia di persone e si struttura comunque in maniera quasi totalmente indipendente.

Perfino durante la costruzione dell'aeroporto, l'enorme cantiere disponeva di cave di materiale interne al cantiere stesso, tanto da essere autosufficiente per la produzione di sabbia e ghiaia.

Quello che vediamo quando ci rechiamo a Malpensa per un viaggio -o magari anche per un caffè- rappresenta solamente una minima parte di quello che in realtà è l'aeroporto.

L'aerostazione passeggeri è la hall di accoglienza, serve a smistare e a regolare il traffico di passeggeri e operatori del settore: deve essere funzionale, ma soprattutto accogliente e dotata di tutti i maggiori servizi terziari. E' questo il “ core ” dell'aeroporto, il luogo dove devono primeggiare i negozi e le marche più famose, il luogo dove transitano ogni anno circa venti milioni di passeggeri.

Per fare funzionare l'enorme complesso esiste però un sistema molto più ampio di quello che il passeggero percepisce, un luogo quasi “ underground ”, una città “invisibile”, che lavora ininterrottamente 24 ore su 24 per fare funzionare con efficacia e puntualità quello che il passeggero vede e giudica in maniera frettolosa.

Analizzando la mappa da satellite dell'aeroporto della Malpensa (fonte illustrativa Google Earth), è possibile capire come si identifica l'intera struttura dell'aeroporto.

Esiste, per esempio, un aeroporto parallelo alla Malpensa che conosciamo, ma che muove merci in tutto il mondo, anziché passeggeri.

Cargo City è paragonabile a un porto di medie/grandi dimensioni. Ubicata nelle immediate vicinanze della pista e con uscita dedicata dalla S.S. 336, si avvale anche della vicinanza del grande nodo intermodale HUPAC .

Le merci arrivano via treno, vengono trasbordate su T.I.R. e trasportate quindi a Cargo City dove vengono spedite in tutto il mondo, o viceversa.

L'aeroporto è dotato inoltre di una grande stazione di servizio per gasolio e kerosene, con tanto di serbatoi, posizionata a debita distanza di sicurezza dai passeggeri.

Le fonti di alimentazione dell'intero aeroporto, vengono garantite dalla centrale termica autonoma e autosufficiente per far funzionare tutto il complesso aeroportuale.

Malpensa, inoltre, non si configura come una struttura finita, terminata con le operazioni di trasloco del 1998. Malpensa è un organismo in continuo divenire. Nuovi obiettivi e nuove contingenze determinano e caratterizzano Malpensa come il luogo del mutamento per eccellenza, più di una città vera e propria.

Esistono infatti numerosi progetti di sviluppo, sia dell'aeroporto, sia dell'immediato territorio circostante che gravita su di esso.

Oltre alla necessità di nuove infrastrutture di collegamento (strade e ferrovie efficienti, essenziali per un aeroporto così distante da Milano), Malpensa è anche un organismo che cresce nel proprio interno e/o dintorni per aggiornarsi ed interagire con le nuove esigenze del settore e dell'indotto.

Per questa ragione l'intero organismo aeroportuale cresce e si sviluppa quasi come cellule di un corpo che cresce, man mano che matura nel tempo.

Per esempio è in costruzione il terzo satellite e in fase di studio la terza pista .

L'occasione territoriale di Malpensa genera inoltre un indotto molto interessante: nella zona stanno infatti sorgendo -o sorgeranno- grandi alberghi, centri congressi, centri commerciali o residenziali di servizio di vario genere, come per esempio il grand hotel che sta sorgendo nell'area tra le due rampe di accesso all'aeroporto.

Malpensa è quindi paragonabile a una grande città che deve necessariamente evolvere e ampliarsi, senza stravolgere il territorio circostante, ma rispettando l'impatto ambientale che ne deriva.

Per garantire queste priorità si studiano e si sviluppano complessi Piani di Governo del Territorio, appositamente studiati per la zona e l'indotto di Malpensa, che tengono soprattutto in considerazione lo sviluppo essenziale di tutte le infrastrutture, vena fondamentale per il reale sviluppo di Malpensa.

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