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IL NUOVO OSPEDALE di VARESE

  In questi giorni ha aperto -solo per visitatori e curiosi- il nuovo Ospedale di Circolo di Varese.

Il surreale monoblocco è cresciuto quasi in silenzio in questi anni, e non si è molto notato se non per gli effetti e gli echi che ha riscontrato sulla carta stampata.

Percorrendo l'ancora incompleta via Guicciardini ecco che in cima compare e si impone la nuova megalitica struttura, forse la costruzione più voluminosa e imponente mai fatta a Varese (451.000 mc!).

La prima impressione, un po' metafisica, ricorda, anche per i colori, un quadro del De Chirico in chiave postmoderna.

Quando saranno terminate le finiture esterne e gli accessi, il nuovo ospedale si prospetterà quasi come un hotel di lusso.

Dall'ampio ingresso esterno ci si immette subito in una grandiosa hall con tanto di reception e centro commerciale.

E' ancora tutto calmo e tranquillo, ma fra pochi giorni quando tutto l'ospedale sarà traslocato e funzionante, sarà una confusione, una frenesia di gente, di lavoro, di emergenze, di attese.

Il colore predominante della Hall è un caldo giallo che, unito a luci soffuse indirette, mette subito a proprio agio e predispone alla calma e, …alla pazienza.

E' pertanto evidente come una delle principali caratteristiche dell'ospedale sia la scelta dell'armonia e dell'equilibrio dei colori con funzioni sia orientative sia cromoterapiche.

In tutti i livelli dell'edificio infatti troviamo le pareti e le porte dipinte con i più svariati e vivaci colori, mai comunque stancanti per la vista.

L'Ospedale, nel rispetto delle funzioni e della tradizione, si configura con la classica forma ad “H”, ovvero: il nucleo centrale funge da perno distributivo sia verticale sia orizzontale tra le due ali laterali adibite alle degenze e ai servizi veri e propri.

Arrivando con uno dei 27 ascensori al sesto piano si ha l'impressione di essere quasi sulla terrazza panoramica di un grattacielo: infatti l'enorme vetrata a facciata continua della zona di arrivo prospetta scenograficamente verso le Prealpi lombarde e la zona est di Varese.

La visita procede nell'ala est che si sviluppa quasi labirinticamente, anche se in questo dedalo di sale, corridoi, zone d'aspetto e varietà di colori, esistono uno studio e una logica molto precisi, forse un po' disorientanti per il visitatore.

Le sale di degenza sono all'avanguardia e ampiamente attrezzate di ogni confort, compresa la televisione per ogni singolo paziente, telecomando di soccorso e per le automazioni del letto altamente ergonomico.

Perfino le tapparelle possono essere azionate direttamente dal letto. Inoltre ogni infermiere di turno sarà dotato di una sorta di cerca-persone in modo da essere sempre reperibile in ogni stanza e sapere da dove e per quale motivo è partita la chiamata del paziente.

Molto all'avanguardia risulta essere il sistema logistico automatizzato di trasporto del materiale all'interno del monoblocco. Esistono, per ogni piano, stanze “riservate al personale” che funzionano più o meno come stazioni della metropolitana. Da qui ogni ordine per la movimentazione delle merci (dai farmaci alle provette, ai singoli pasti) viene opportunamente codificato su barre magnetiche a lettura ottica, e successivamente inoltrato automaticamente al reparto di competenza.

Un robot è addetto infatti allo smistamento in automatico dei carrelli, alla selezione e all'invio al reparto di competenza mediante il codice di destinazione.

Una specie di “tubo” corre, quasi come una metropolitana, in verticale e in orizzontale per tutto l'ospedale e distribuisce, così, quanto necessario senza inutili e lunghe corse del personale da un reparto all'altro.

Al personale basterà pertanto mettere il carrello con le stoviglie nell'apposita stanza che automaticamente il robot legge il codice ed inoltra il carrello al reparto cucine attraverso il complesso sistema di montacarichi.

Nei livelli interrati sono ubicate le sale operatorie e di preparazione, spogliatoi, diagnostica e farmacia, anche queste all'avanguardia: la sala operatoria è dotata addirittura di monitor ad alta definizione per la neurochirurgia e per collegarsi in videoconferenza con qualsiasi parte del mondo!

L'impressione conclusiva è che tutto il nuovo ospedale dal punto di vista strutturale e distributivo sia perfettamente efficiente, e con attrezzature altamente tecnologicizzate. Credo, però, che il vero collaudo, lo debba ancora affrontare confrontandosi direttamente sia con la viabilità di accesso sia con la vera realtà ospedaliera per valutare se tutto quanto sopra descritto risulti effettivamente efficace, funzionale e fruibile sia dai pazienti sia dal personale.

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